Trieste.  Il Tribunale di Trieste accoglie le domande avanzate da un’azienda operante nel settore immobiliare e dai soci fideiussori, rideterminando il saldo finale di un conto corrente sul quale erano confluite diverse aperture di credito e condanna la banca a pagare all’impresa € 50.000,00, oltre interessi, spese di causa, di ctu e di ctp.

L’azienda aveva subito nel corso del 2018 la revoca degli affidamenti da parte dell’istituto di credito con richiesta di rientro immediato dall’esposizione debitoria pari a € 51.070,00, cui aveva fatto seguito la segnalazione in Centrale Rischi della società e dei fideiussori.

La società e i fideiussori avevano contestato il saldo passivo del conto corrente e la richiesta di pagamento della banca, rilevando come nel corso degli anni fossero stati addebitati interessi superiori ai tassi soglia di usura, interessi anatocistici, cms e oneri vari in assenza di valide pattuizioni.

Il Tribunale, sulla base della ctu contabile disposta in corso di causa, accoglie le domande dell’impresa e, dopo avere accertato l’inesistenza del credito reclamato dalla banca, dichiara illegittima la segnalazione in Centrale Rischi e la condanna a restituire all’impresa l’importo di € 50.041,23, oltre interessi, competenze legali, spese di ctu e di ctp.

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